PENDOLARI DELLA NOTTE
Calano le luci della sera.
Interminabili file di bambini riempiono le strade nella umida notte di Gulu.
Adolescenti silenziosi, con gli occhi colmi di tristezza, provengono da villaggi fuori città.
Percorrono chilometri per raggiungere un rifugio sicuro dove trascorrere la notte.
Al mattino, per rientrare.
Oltrepassano sbarre che sanno di carcere e, ironia della sorte, saranno la loro salvezza.
Fuori da qui, la notte fa tanta paura.
Un suono di tamburi rimbomba nell’aria polverosa; in centinaia danzano, saltano, si abbracciano e lanciano urla disperate come leoni feriti.
Poi, uno accanto all’altro, si addormentano in attesa della luce.
Fuori da qui, il sole fa meno paura.
Li chiamano Night Commuters: sono i pendolari della notte.
Figli della follia dell’uomo.



