HISTORY

vecchia sardina

VECCHIA SARDINA
Sottofondo di voci confuse avvolgono l’aria al profumo di sale.
Stridere di gabbiani.
Il vento che disegnava le nuvole è scomparso, affievolito come d’incanto.
Grassi e fumanti pescherecci si insinuano tra moltitudini di barche colore del mare; colore del cielo. Figli di un oceano implacabile.
Un’altra lunga notte è trascorsa, come lunghe e infinite sono le reti dalle quali traboccano sardine appena pescate.
Non c’è sosta in questo porto che raccoglie come figli barche sbandate e pescatori gocciolanti di acqua salata.
Non c’è sosta per l’anziana donna avvolta nella tunica colore dell’acqua che si avvicina furtiva alle casse traboccanti.
Allunga la mano, sfila grasse sardine che depone nella sacca.
Mormora a bassa voce parole indecifrabili a voler sfatare la paura.
Si allontana a piccoli passi regalando l’ultimo ghigno a questa gente affaticata con gli occhi lucidi e mani gonfie.
Cosa sarà mai una sardina in mezzo a questo oceano di sardine?
Tutti la conoscono, tutti sanno, nessuno vede.


OLD SARDINA

Background of confused voices envelop the air with the smell of salt.
Streak of seagulls.
The wind that drew the clouds has disappeared, faded as if by magic.
Flesh and steaming fishing boats creep among multitudes of color boats of the sea; color of the sky. Sons of a relentless ocean.
Another long night has passed, as long and endless are the nets from which freshly caught sardines overflow.
There is no stop in this port that collects like children boats and dripping salt water dripping fishermen.
There is no pause for the elderly woman wrapped in the tunic of the water that stalks close to the overflowing crates.
Stretch your hand, pull out fat sardines that lays in the bag.
He murmurs in a low voice indecipherable words that want to dispel fear.
He moves away in small steps, giving the last sneer to these weary people with shiny eyes and swollen hands.
What will a sardine ever be like in this ocean of sardines?
Everyone knows her, everyone knows, nobody sees.

BACKSTAGE

MAROCCO Essaouira 
Essaouira è un luogo che mi suscita grandi emozioni perché il vento e l’oceano determinano la vita del piccolo paese fortificato. La piccola Essaouira è un luogo magico ma io sono più attratto da suo porto. Un via vai continuo di pescherecci, marinai, gabbiani, pesci di ogni genere e milioni di sardine che vengono pescate a tutte le ore del giorno. Nell’ottobre del 2016 ho organizzato un workshop con i miei allievi dell’Istituto di Fotografia e altri partecipanti di Mille Battute con i quali abbiamo fotografato e raccontato le storie di questo luogo battuto dal vento e bagnato dall’oceano. E’ sufficiente camminare lungo i pontili ed osservare, succede sempre qualcosa come l’anziana donna che di nascosto riempie la sua busta di sardine.


Essaouira is a place that inspires great emotions because the wind and the ocean determine the life of the small fortified village. The small Essaouira is a magical place but I am more attracted by its port. A continuous journey of fishing boats, sailors, gulls, all species of fishes and millions of sardines that are fished at all hours of the day and night. In October 2016, I organized a workshop with my pupils from the Italian Institute of Photography and other participants of Mille Battute with whom we have photographed and told the stories of this windswept place and bathed by the ocean. It is enough to walk along the piers and observe that something always happens, like the old woman who secretly fills her case of sardines.

Category
Streetstories