HISTORY

sognatore di navi

SOGNATORE DI NAVI
Poco più che bambini, sospesi in cielo come farfalle danno lustro alle mastodontiche prue consumate da miglia navigate.
Prodighi a curare le ferite del guscio di legno che mostra i segni delle sue sofferenze.
I loro grandi occhi osservano con il rispetto e la devozione di chi sogna un giorno di sentire scivolare tra le sue mani la grande ruota.
Oggi, per tutti loro, solo polvere di legno sospesa nell’aria
polvere respirata,
polvere insinuata nella pelle.
Occhi gonfi e colpi di tosse che rimbombano come macigni.
Volteggiano da una fiancata all’altra, salgono così in alto da sparire nel blu.
Le loro ombre si riflettono sulle fiancate proiettando figure immaginarie di capitani d’alto mare.
Said pennella linee di colore seguendo le forme ondulate della chiglia. Onde.
La sua mano muove il pennello ma la sua mente è sempre in mezzo al mare. Naviga.
I suoi occhi sono quelli di un sognatore di navi. Sogna capitano sogna.


SHIP DREAMER

Suspended in the sky like butterflies, they brighten the mammoth bows consumed by the distances sailed.
Prodigal in healing the wounds of the wooden shell that shows signs of suffering.
Their big eyes watch with the respect and devotion of those who dream one day of feeling the big wheel slip through their hands.
They circle from one side to the other, soaring so high that they disappear into the blue.
Their shadows are reflected on the sides, projecting imaginary figures of captains of the high seas.
Young Said brushes lines of color following the wavy shapes of the keel.
Waves.
The hand moves the brush but the mind is always in the midst of the sea.
He navigates.
His eyes are those of a ship dreamer.
Dream, captain dream.

BACKSTAGE

MAR ROSSO Safaga
il cantiere di Safaga nelle fredde e luminose giornate d’inverno pullula di gusci sventrati. Ognuno di loro ha navigato per miglia e miglia e oggi finalmente può riposare e rifarsi il trucco. Guardarle in questa condizione mai e poi mai si potrebbe immaginare che dopo qualche giorno siano pronte a prendere il mare. Squadre di ragazzi sospesi in aria volteggiano intorno allo scheletro della barca per ridargli il lustro che merita. Chi non è mai entrato in un cantiere di questo genere non potrà neanche lontanamente immaginare le condizioni in cui lavorano questi ragazzi.


Safaga is one of the last shipyards along the Red Sea coast. On cold, bright winter days it teems with husks of vessels that have been sailing nonstop for too long. Each boat has sailed the sea for countless miles and today it can finally rest and refit. Seeing them in this condition, it is difficult to imagine that after a few days they will return to the sea. Squads of boys suspended in the air spin around the skeleton of the boat to give it the lustre it deserves. These young people dream of one day becoming captains of one of these vessels.

Category
Streetstories