VITE RIFLESSE
Le figure dell’uomo si materializzano sullo specchio d’acqua salata.
Mitigano le fatiche, addolciscono gli sforzi; raccontano storie vicine alle favole di uomini che compaiono e poi scompaiono riflettendosi su quel sottile strato d’acqua che sta tra il paradiso e l’inferno, tra il dolce e il salato, tra il piacere e la sofferenza.
Tra chi osserva e chi lavora. Tra chi transita e chi rimane.
Tra la magia di un istante e un tempo che non passa mai.
Tra la certezza e l’incertezza. Tra il sogno e la realtà.
L’uomo capovolto compare e poi scompare come un incantesimo, ma lui sa bene che lo specchio salato delle vite capovolte è solo il gioco della fantasia di chi sogna e crede ancora nelle favole.
I suoi piedi sono ben saldi sotto cumuli di sale e per lui non esisterà mai la favola del gioco degli specchi.